CHIRURGIA DI MENTO E COLLO

MENTOPLASTICA ADDITIVA

Il mento sfuggente è una condizione molto comune. Deriva dalla conformazione mandibolare che determina una insufficiente proiezione in avanti del mento. Questo inestetismo è facilmente correggibile con l’impianto di una protesi mentoniera. Queste possono essere di vari materiali (silicone, goretex, etc), forme (ovali o ad arco denominate anatomiche) e dimensioni.
Vengono impiantate profondamente al di sopra dell'osso. L’incisione può essere intra-orale o sotto-mentoniera. Quest’ultima è la stessa della platismoplastica. La protesi può essere fissata in vari modi. Personalmente preferisco utilizzare delle viti in titanio, per scongiurare indesiderate dislocazioni.
Le protesi tradizionali permettono di correggere difetti di proiezione del mento ma non di altezza. Attualmente, però, sono commercializzate delle protesi di nuova generazione, di forma tridimensionale, che permettono un aumento anche dell’altezza del mento.



CHIRURGIA DEL COLLO

I difetti estetici del collo possono essere costituzionali o dovuti all’invecchiamento. Quelli più comuni sono la lassità e la rugosità cutanea, il doppio mento (dovuto ad un eccesso di tessuto adiposo) e l’angolo mento-cervicale troppo aperto (fisiologicamente compreso tra 90 e 110 gradi). Per semplificare questo argomento così complesso, possiamo considerare i vari strati del collo, con le loro alterazioni e le rispettive tecniche di correzione chirurgica. Queste potranno essere associate in vario modo a seconda della combinazione di difetti da correggere.

CUTE  (intervento: LIFTING CERVICO-FACCIALE)
La lassità cutanea, tipica dell'invecchiamento, è il difetto estetico più comune. In questo caso, l'unica soluzione realistica è quella di eseguire un Lifting Cervico-Facciale, a cui vi rimando nella sezione dedicata di questo sito web. La trazione sulla sola cute, tuttavia, non può dare risultati stabili nel tempo, se non associata ad un adeguato trattamento dello SMAS (sistema muscolo-aponeurotico superficiale) che, nel collo, corrisponde al muscolo platisma.
In alcuni casi, quando vi è un grande accumulo cutaneo localizzato medialmente (il cosiddetto "collo da tacchino”), è possibile eseguire una escissione diretta a zeta multiple. Questo intervento è denominato Cervicoplastica Diretta. La conseguente cicatrice cadrà al centro del collo e, anche se esposta, spesso è poco visibile. La cute invecchiata e sottile, infatti, in questa sede, dà cicatrici di ottima fattura.

GRASSO SOTTOCUTANEO  (intervento: LIPOSUZIONE)
La presenza di un eccesso di tessuto adiposo sottocutaneo è molto comune. Spesso è una localizzazione costituzionale, non solo associata ad una condizione di sovrappeso. Il trattamento indicato è sicuramente la Liposuzione. Si esegue con sottili cannule tramite piccoli accessi di 2-3 millimetri (in corrispondenza dei lobi auricolari e in regione sottomentoniera). Si può associare a trattamenti di tightening cutaneo (J Plasma o Endolift), a mio parere, non sempre efficaci.

PLATISMA  (intervento: PLATISMOPLASTICA)
E' un muscolo piatto e superficiale presente sul collo e sul terzo inferiore delle guance. I due platismi (destro e sinistro) medialmente, al centro del collo, sono normalmente uniti. L’invecchiamento comporta la separazione dei platismi (decussazione) con la comparsa delle cosiddette bande platismatiche.
La Platismoplastica è il trattamento chirurgico di questo strato. Si effettua attraverso una incisione sottomentoniera di pochi centimetri.
Nei giovani, dove non c'è la decussazione, si asporta una striscia platismatica mediana, creando un gap che poi viene riaccostato con una solida sutura chirurgica. In questa fase si espone il grasso sottoplatismatico che, se eccedente, viene rimosso (Lipectomia).
La platismoplastica consente di definire meglio l'angolo cervico facciale, se troppo aperto. Nei pazienti anziani, inoltre, permette di correggere le bande platismatiche. 

GRASSO SOTTO-PLATISMATICO  (intervento: LIPECTOMIA)
Fisiologicamente al di sotto del platisma è presente uno strato di grasso che, se eccedente, concorre a determinare il doppio mento ed un angolo mentocervicale troppo aperto. L'asportazione di una quota di questo grasso viene definita Lipectomia Sottoplastismatica. Questo grasso non può essere rimosso con la liposuzione, ma  deve essere asportato selettivamente sotto visione diretta, attraverso l'incisione sottomentoniera della platismoplastica.
 


INTERVENTO:
 lifting cervico facciale, liposuzione collo, platismoplastica, lipectomia sottoplatismatica, mentoplastica additiva
INDICAZIONE: eccesso cutaneo palpebre superiori, borse palpebre inferiori
DURATA INTERVENTO: da 1 ora (liposuzione collo) a 4 ore (lifting + altre procedure associate)
TIPO ANESTESIA: da locale a generale
RISULTATI VISIBILI: stabili 20 giorni, definitivi 4-6 mesi

CASO 1

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Protesi mentoniera. Platismoplastica. Liposuzione. Lipectomia sottoplatismatica

CASO 2

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Liposuzione. Escissione cutanea diretta

CASO 3

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Facelift. Platismoplastica

CASO 4

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Facelift

Dott. Francesco De Vita
Medico Chirurgo specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva e Estetica

 

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