I polpacci spesso ipotrofici non aumentano in maniera significativa con l’esercizio fisico. Chirurgicamente possono essere volumizzati in 2 modi: il lipofilling o l’impianto di protesi di polpaccio. Le due metodiche possono essere effettuate contestualmente.
LIPOFILLING
Consiste nell’impianto di grasso prelevato in altre aree corporee mediante liposuzione e, dopo purificazione, reinfiltrato a livello dei polpacci. I vantaggi di questa tecnica risiedono nel fatto che il grasso si può impiantare su tutta la superficie del polpaccio. Lo svantaggio risiede nel fatto che la percentuale di grasso che attecchisce è variabile e, comunque, consente solo piccoli aumenti volumetrici. L’intervento può essere ripetuto più volte per raggiungere i volumi desiderati. Pazienti molto magre possono non avere aree donatrici a disposizione.
IMPIANTO DI PROTESI DI POLPACCIO
Il volume dei polpacci può essere aumentato attraverso l’inserimento di protesi di polpaccio.
PROTESI
Sono protesi costituita da gel di silicone coesivo di forma ovalare molto allungata o a sigaro, a superficie liscia. Ovviamente sono a disposizione di diverse lunghezze e volumi. Mediamente vengono utilizzati volumi tra i 150 e 200cc.
INCISIONE e POSIZIONE
Normalmente si inserisce una protesi nella parte interna della gamba. Si effettua una incisione di 4 cm nel cavo popliteo, dal lato interno (a partire dal tendine del muscolo semitendinoso), lungo la piega naturale presente in questa area. La protesi viene poi alloggiata su un piano sottofasciale (sotto la fascia profonda della gamba), al di sopra dell’aponeurosi del gemello mediale. La dissezione della tasca è eseguita con il dito nella sua porzione più prossimale e, poi, attraverso uno scollatore smusso nella parte più distante dalla incisione cutanea. Le strutture sottocutanee da rispettare sono la vena grande e piccola safena. Normalmente si inserisce una protesi solo sul lato interno della gamba. Nei casi di ipotrofia più marcati, si può inserire la protesi anche lateralmente, con una incisione dedicata. Il posizionamento laterale è più complesso per la possibilità di lesionare il nervo sciatico popliteo esterno (SPE) e il nervo surale cutaneo esterno.
DRENAGGI
Normalmente non si usano. In caso di sanguinamento, però, devono essere utilizzati.
CONVALESCENZA
L’intervento si esegue in day-hospital o con una notte di ricovero. Il paziente avrà una fasciatura e dovrà limitare la deambulazione e il tempo passato in ortostatismo per 14 giorni. Dovrà, ovviamente, effettuare una terapia profilattica antitrombotica, antibiotica e antidolorifica.