TIPOLOGIE
I tumori maligni della pelle sono molto frequenti e possono essere di diversi tipi.
Le forme più frequenti sono:
- EPITELIOMA BASOCELLULALRE (80%)
E' il tumore cutaneo più comune. Origina dalle cellule più profonde dell'epidermide, lo strato basale. Più frequente nelle zone fotoesposte, in pazienti con carnagione chiara, la sua incidenza aumenta con l'avanzare dell'età. Sono forme che hanno per lo più una lenta crescita, con una aggrssività locale, senza metastasi. Da punto di vista morfologico possono essere nodulo cistici, ulcerati, a diffusione superficiale e piano cicatriziali. Normalmente una semplice escissione con margini liberi è sufficiente ad eradicare la malattia.
- EPITELIOMA SPINOCELLULARE (15%)
E' un tumore cutaneo che può apparire simile a quello a cellule basali, con un aspetto mediamente più discheratosico. Origina dai cheratinociti, cellule epiteliali. Può presentarsi anche sulle mucose in aree di metaplasia. Il Morbo di Bowen è una forma di carcinoma spinocellulare in situ. In base al grado di differenziazione, possiamo distinguere G1, G2 e G3. Quest'ultime sono le forme più indifferenziate e più agressive. Possono essere interessati dalla malattia sia i linfonodi che organi a distanza. L'escissione chirurgica è spesso suficiente, anche se a volte può essere necessaria la radioterapia.
- MELANOMA (4%)
E' un tumore che origina dai melanociti (cellule originarie della cresta neurale, da cui si sviluppa il sistema nervoso) presenti non soltanto sulla cute ma anche su mucose e meningi. Normalmente ha l'aspetto di una macchia o di un nodulo scuro a margini irregolari e in accrescimento. Rare sono le forme acromiche, cioà senza pigmento. Possono insorgere su cute integra o su un nevo preesistente. Per questa ragione è fondamentale la diagnosi precoce. Lesioni con profodità inferiori a 0,8 mm difficilmente hanno superato la membrana basale, evento necessario per poter dare metastasi. In questi casi il tasso di sopravvivenza e molto alto. In caso di metastasi a distanza, le metastasi cerebrali son relativamente frequenti. In questi casi le terapie sono poco efficaci, con prognosi spesso infausta. L'immunoterapia nella malattia sistemica ha migliorato notevolmente la sopravvivenza, lasciando intravedere netti migloramenti nella terapia di questa malattia così aggressiva.
- CHERATOACANTOMA, CARCINOMA A CELLULE DI MERKEL, LINFOMI T, TUMORI DEGLI ANNESSI, SARCOMA DI KAPOSI e altri tumori cutanei sono meno frequenti.
TRATTAMENTO CHIRURGICO
L'escissione chirurgica con bisturi risulta appropriata nella grande maggioranza dei casi. Consente, infatti, di asportare il tumore e di effettuare una diagnosi definitiva tramite l’esame istologico. Il pezzo asportato deve sempre avere un margine di cute integra intorno, per essere certi della radicalità della escissione. La perdita di sostanza praticata potrà essere chiusa in 3 modi:
- Prima Intenzione; cioè sutura diretta avanzando i margini della ferita chirurgica affrontandoli. E' la soluzione miglire quando posibile. Ovviamente può essere praticata per asportazioni non molto grandi in aree cutanee elastiche.
-Innesto Libero; cioè l'applicazione di un innesto di cute e sottocute sottile prelevto da una area cutanea a distanza e applicato a mo di "toppa" sulla perdita di sostanza. L'innesto, nei giorni successivi all'impianto, ricostituirà le sue piccole connessioni vascolari che ne garantiranno la sopravvivenza.
-Lembo Locale; cioè lo spostamento di un tratto di cute limitrofo che mantiene una connassione vascolare col sito donatore. In questo modo possiamo trasferire dei tessuti di uno spessore maggiore garantendo una migliore copertura della ferita chirurgica praticata
ESITI CICATRIZIALI
Ovviamente sono estremamente variabili in base alla dimensione e alla sede dell'escissione. Le tecniche di chirurgia plastica tenderanno sempre a minimizzare gli esiti cicatriziali mascherando le cicatrici in pieghe o rughe fisiologiche, riducendo al minimo la tensioni sulle ferite chirurgiche ed effettuando suture estetiche.